Consigli sulla scelta del pennello

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Consigli sulla scelta del pennello

Quale tipo di pennello è meglio per la pittura ad olio? e per l’acquerello? Scopriamolo insieme!

In questo articolo sui consigli per la scelta del pennello per la pittura si parla di alcuni aspetti tecnici ma fondamentali per acquistare in modo più cosciente.

Molto spesso in negozio capita che i clienti non sappiamo bene quale tipo di pennello acquistare per la tecnica pittorica che utilizzano. Anzi, alcuni non sanno nemmeno che possa in realtà esistere una scelta. Ed è comprensibile; al giorno d’oggi la possibilità d’acquisto e la varietà di forme e tipologie è molto ampia; quindi il compito del negoziante di belle arti è quello di saper consigliare al cliente il giusto pennello per ogni necessità artistica. Personalmente ci tengo a far provare sempre i pennelli ai miei clienti perché è durante l’utilizzo che si capisce se è lo strumento adatto a noi.

Alla luce di questa incertezza generale, ho deciso di appuntare in questo articolo le principali differenze tra i pennelli, con una breve panoramica sulla loro combinazione con le tecniche pittoriche. Naturalmente poi la scelta è soggettiva, legata esclusivamente all’artista. Anche se un pennello è consigliato per acquerello non è detto che l’artista non possa utilizzarlo per l’acrilico; l’importante è l’espressione artistica.

Anatomia pennello

Partiamo capendo innanzitutto come è composto un pennello. All’inizio si trova la punta con le setole, poi la ghiera e infine il manico. La punta (o setole) cambia a seconda della tipologia del pennello come vedremo di seguito, la ghiera solitamente in acciaio assicura le setole al manico, mentre il manico può essere: lungo per una migliore versatilità sopratutto nella pittura su cavalletto oppure corto per una presa più salda. Inoltre può essere liscio o ergonomico a seconda dell’utilizzo.

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Le setole

Le setole dei pennelli si dividono in due macro categorie: RIGIDE o MORBIDE. Quelle rigide sono setole o peli per l’appunto rigidi; sono utilizzate da chi vuole ottenere un segno evidente magari con solchi o per tratti corposi e di spessore. Le setole morbide invece sono delicate;  ideali per le sfumature o per chi dipinge su carta, perché non la stressano, rovinandola irrimediabilmente.

A loro volta le setole possono essere ulteriormente divise in NATURALI e SINTETICHE.

Le setole naturali sono per l’appunto peli di origine animale e principalmente sono di:

  • Scoiattolo (pelo morbidissimo)
  • Martora Kolinsky o Rossa (pelo morbido)
  • Bue (medio morbido ma non come la martora)
  • Maiale (rigido)

Le setole sintetiche sono costituite da fibre di tessuto sintetico più o meno pregiato e tendono ad emulare quelle naturali per rigidità e morbidezza. Molti pennellifici hanno cominciato a creare pennelli sintetici con alte prestazioni sia per morbidezza che per rigidità. Il vantaggio del pennello sintetico oltre a essere cruelty free a favore degli animali, hanno la capacità di durare più a lungo e sono abbastanza economici.

Sopra: Pennello naturale di setola di maiale           Sotto: pennello naturale in pelo di bue
Sopra: pennello naturale con pelo di scoiattolo                Sotto: pennello sintetico morbido

Le tipologie di Pennello

Parliamo di FORME delle punte. I pennelli si dividono in 6 forme principali:

  • tondo: base ghiera circolare con punta a cono
  • piatto: base ghiera rettangolare e punta a cacciavite piatto
  • lingua di gatto: è un pennello piatto con gli angoli smussati
  • obliquo: base ghiera rettangolare con punta tagliata obliqua
  • ventaglio: base ghiera circolare con setole che si aprono proprio a ventaglio
  • pennellesse: pennello piatto di grandi dimensioni

Poi esistono altre forme di punta meno convenzionali ma specifiche per vari tipi di pennellata ed adatti a tutte le tecniche:

  • Tiralinee o rigger: setole molto lunghe e sottili
  • Dagger : punta a sciabola
  • triangolo: base ghiera triangolare, punta a cono
  • ritocco: setole molto corte
  • mop: pennello tozzo ma estremamente assorbente

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Numerazione

Ed infine la numerazione dei pennelli che è un numero variabile ma è indispensabile e si lega alla dimensione della tela o supporto che si sta dipingendo. Il pennello deve avere dimensioni adeguate alla superficie da dipingere: una zona limitata richiede un pennello piccolo, una zona ampia richiede un pennello grosso, solitamente piatto. Se non si rispetta questa regola la stesura del colore può risultare frammentaria, incerta, approssimativa, oltreché più difficoltosa.

Ad ogni tecnica il suo pennello!!

Quindi veniamo al sodo di questo articolo sulla scelta del pennello giusto. Ogni pennello possiede particolari “poteri” gestuali, che determinano uno specifico segno o tratto distintivo sulla carta o sulla tela o altro supporto. Ogni tratto associato ad una tecnica può essere facilitato dall’utilizzo del pennello giusto. Vediamo le principali tecniche!

Olio e Acrilico

Per dipingere a olio o ad acrilico si usano prevalentemente due tipi di pennelli:

  • Rigidi
  • Medio morbidi.

Quelli molto morbidi come il scoiattolo sono sconsigliati. Le forme adatte per queste tecniche sono: tondo, piatto, ventaglio e lingua di gatto a volte obliquo per dipinti più astratti.

Il pennello tondo aiuta a perfezionare i dipinto con dei dettagli, i pennelli piatti sono consigliati per la base e la verniciatura dei quadri, mentre i pennelli a Lingua di gatto e a ventaglio sono detti miscelatori e sono usati quasi esclusivamente per fondere i colori e sfumare tonalità contigue.

I manici dei pennelli per la pittura ad olio sono consigliati lunghi per consentire di maneggiarli più liberamente anche da una posizione in piedi su cavalletto e a una certa distanza dalla tela. Quelli con i manici corti si possono usare ugualmente, magari per dipinti di medie/piccole dimensioni.

Ciascun pittore, dopo averli provati, troverà la gamma dei pennelli che gli è più congeniale: alcuni lavorano esclusivamente con pennelli piatti di setola rigida per evitare la tentazione di perdersi in minuti e superflui dettagli e per avere una pennellata sciolta e spontanea; altri preferiscono i pennelli medio morbidi, più adatti per ottenere sottili e delicate sfumature tonali; altri ancora, e sono i più numerosi, utilizzano tutti i tipi di pennello che siano adeguati alle necessità del dipinto che intendono eseguire, pur mantenendo delle preferenze individuali.

La tecnica della pittura ad olio o ad acrilico può impostare un ricco linguaggio plastico con il solo utilizzo della pennellata; con la loro capacità coprente e il particolare pigmento, consente di elaborare svariate TEXTURE. Se si mette poco colore sul pennello, si possono realizzare degli sfregamenti o Frottis che consentono di vedere gli strati inferiori di colore.

Un altro tipo di pennellata è quella realizzata con le velature, ottenute incorporando sullo sfondo secco uno strato di colore molto diluito con poco colore. La fusione è prodotta dalla sfumatura di un colore sopra l’altro. È una pennellata direzionale e si realizza accarezzando la tela con il pennello medio morbido e trascinando parte della pittura di un colore sull’altro.

Acquerello

Per la tecnica ad acquerello invece i pennelli più gettonati sono:

  • Setole Morbide Martora o sintetici in genere
  • Setole Morbidissime Scoiattolo o sintetico morbido

Fondamentale e l’accumulo di acqua. Naturali o sintetici è indifferente; come detto in precedenza alcune ditte produttrici di pennelli hanno raggiunto un’elevata qualità del pelo sintetico che non ha nulla da invidiare a quello naturale, anche per quanto riguarda l’assorbenza.

Quindi la caratteristica base del pennello deve essere l’assorbenza dell’acqua; viene da sé pensare che la punta del pennello ideale sia quella tonda, ed infatti è così. La punte più usate sono il tondo, il piatto e il mop (solitamente tondo di grosse dimensioni).

Il piatto è utilizzato per lo più per le basi e la lavature mentre il tondo o il Mop per dipingere a tutti gli effetti e per aggiungere dettagli, sfumature e velature.

 

Tempera

La tecnica della tempera sta a metà tra l’acrilico e l’acquerello, quindi sono consigliati:

  • Pennelli rigidi sia sintetici che naturali.
  • Medio morbidi come il bue.

Avendo i colori a tempera la particolare caratteristica di poterli sciogliere una volta asciutti, è bene scegliere un pennello non troppo morbido, altrimenti si rischia di rovinare la punta delle setole, danneggiando il pennello.

Inchiostrazione, Calligrafia

Per questa particolare tipo di tecnica che utilizza inchiostri e chine, i pennelli consigliati sono:

  • Medio morbidi, meglio se sintetici
  • Rigidi

Quelli morbidi come le setole di martora, aiutano a stendere meglio il colore senza però stressare la carta, mentre i rigidi assicurano un tratto pulito e netto.

Come tipologie di punta; il piatto aiuta sicuramente nelle campiture, l’obliquo è specifico per gli angoli e le linee dritte, mentre il tondo per i dettagli , specialmente i pennelli con punta per ritocco a setole corte, sono speciali per le parti molto piccole.

Bene, spero di aver aiutato qualche artista nella scelta del giusto pennello e ricordate; provate sempre e sperimentate ancora di più!

Al prossimo articolo.

😊

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