La cornice
Realizzato da Antonio Zucchi
La cornice è come un vestito, va scelta attentamente tra tanti modelli e colori; e come il vestito che si adatta alle forme del corpo, così la cornice esalta l’opera contenuta in essa.
La cornice cerca di adeguarsi ai tempi fornendo modelli di design accattivanti, mentre nell’arredamento invece si spinge ad evitare l’uso della cornice preferendo invece un aspetto più lineare e minimalista.
L’epoca moderna ha portato ad una maggior diffusione delle stampe rispetto ai dipinti su tela. Infatti la richiesta di quadri da incorniciare è più orientata verso le stampe, riproduzioni grafiche/artistiche o fotografiche che al quadro su tela o pannello. Il costo contenuto delle cornici per stampa ne favorisce la diffusione, mentre le cornici a casetta per i dipinti su tavola o tela hanno un costo maggiore e quindi sono tendenzialmente meno richieste.
Composizione
Stampa
Le cornici per stampe hanno uno spessore interno che parte da 1cm fino ad un massimo di 1,5cm. All’interno va collocato: il vetro di 3mm, il passepartout in cartone di Ph neutro da 1,4mm(opzionale), il soggetto e un cartoncino ondulato da 3mm per mantenere isolata l’opera dalla possibile umidità del muro. Infine la cornice viene chiusa con della carta e messa l’attaccaglia.
Tela
Le cornici per tela, invece, dette a “cassetta”, hanno uno spessore interno più alto dai 2,5 cm ai 3cm. Al suo interno deve poter alloggiare la tela, che ha uno spessore di 1,7 cm circa. Anche qui si può scegliere di aggiungere il passepartout, che però a differenza di quello utilizzato per le stampe è in legno. Per quanto riguarda il vetro non sarebbe consigliato metterlo, ma può essere aggiunto qualora il cliente lo richiedesse sia sopra al passepartout, sia sopra alla tela dipinta. Infine la cornice viene lasciata aperta se riporta il certificato di autenticazione oppure chiusa con della carta e messa l’attaccaglia.
Oltre alla Cornice
Oltre alla semplice cornice, ci sono degli accessori che possono fare la differenza:
- Il passepartout in carta; un cartoncino con un buco al centro. Il cartoncino ha uno spessore variabile tra 1,4mm, 1,7mm e 2,8mm, e viene tagliato grazie ad una particolare taglierina con una inclinazione a 45°, questo taglio viene definito “smusso”. Il risultato finale dona maggior importanza e fornisce una protezione ai quadri dipinti, sopratutto quelli a tecnica secca come matita e carboncino o tecniche ad acquerello e tempera. I colori più utilizzati sono: Bianco, avorio chiaro e avorio/panna; Esistono di altri colori, ma sono poco indicati perché rendono più difficile l’accostamento con la cornice.
- Il passepartout in legno; un listello di legno verniciato di bianco con un filetto dorato o d’argento sul bordo. Ha una misura minima di larghezza di 3,5cm fino ad un massimo di 5,5cm.
Una volta andava di moda il passepartout di tela: in pratica nella parte superiore del listello veniva incollata della tela di cotone bianca. La misura massima è 5cm. - Un’altro complemento che attribuisce originalità al quadro è la carta posta sul retro per chiudere la cornice. A volte viene personalizzata con una texture del logo o un adesivo/timbro in un angolo, come una firma, per ricordare da chi è stato eseguito il lavoro.
- Ultimo tocco che viene eseguito sulla cornice è: L’attaccaglia ottonata; i ganci che vanno messi sul retro del quadro. Questi sono tipicamente a triangolo, ma esistono anche quelle tonde, con il giglio o a ponte (invisibili).
Spero di avervi incuriosito su come avviene la magia della cornice nella sua costruzione e composizione. Questo è un lavoro d’artigianato e richiede tempo e attenzione. Può sembrare scontato, ma non va sottovalutato.
Antonio Zucchi