Porto Burci – SpazInsoliti

PORTO BURCI – SpazInsoliti

Porto Burci è un luogo dove s’incontrano le idee e le passioni. Il Porto mette a disposizione i suoi ambienti a quanti sentano la necessità di fare, sperimentare, trasformare ed esprimere ciò che sentono. Qui si organizzano, laboratori, corsi di formazione, dibattiti ma anche mostre, concerti ed esibizioni. Contrà dei Burci è inoltre la casa dove le associazioni possono trovarsi e pianificare i propri progetti.

Porto Burci ci porta a conoscere SpazInsoliti: angoli di Vicenza più o meno nascosti. Spazi che per pochi giorni sono usciti allo scoperto e si sono messi a disposizione delle Arti. Un filo che parte da Contrà dei Burci attraversando queste realtà come perle per poi chiudere la collana ritornando al Porto. Questa iniziativa ha voluto dare spazio ad artisti emergenti e molte realtà hanno partecipato all’evento. SpazInsoliti dimostra che a Vicenza esiste un brulicante movimento artistico che chiede a gran voce di uscire, brillare, rompere la noia e scuotere i sensi, le menti ed i cuori.

Colorificio Zucchi ha contribuito alla realizzazione di SpazInsoliti fornendo materiali per pittura, come colori acrilici, agli artisti coinvolti nell’evento.

IL NOSTRO ITINERARIO

Abbiamo partecipato a SpazInsoliti il 3 ottobre 2021. L’iniziativa proponeva due itinerari. Noi abbiamo partecipato al percorso “giallo”. Questa passeggiata è partita da Contrà dei Burci facendo poi tappa a Palazzo Chiericati, la Chiesa dei Carmini, la Scuola G. Giusti per poi fare ritorno a Porto Burci.

 

PORTO BURCI

Ci siamo ritrovati nel giardino di Porto Burci dove ci siamo registrati all’evento. Qui abbiamo conosciuto la guida che ci avrebbe guidato lungo il nostro itinerario. Prima di ogni performance la guida ha ritagliato un momento per presentare brevemente l’artista.

DISAGIOIA

Gioia Frigo, in arte Disagioia, è una giovane artista, illustratrice e ritrattista su commissione. Attualmente è al terzo anno di studio delle Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo, percorso universitario che ha intrapreso dopo gli studi artistici presso il liceo artistico di Este. Vario lo stile delle opere esposte: dal colore ad olio, all’acrilico fino al digitale a dimostrazione della passione e dell’impegno dell’artista per quanto riguarda l’espressività.

Disagioia è una giovane donna e questo traspare con forza dalle sue opere dove la figura della donna è centrale. La donna e la femminilità sono un manifesto che l’artista trasmette giocando con i colori e le forme. Disagioia invita tutte le donne ad esprimere se stesse senza paura e con naturalezza. L’avvalersi di supporti comuni come pannelli di cartone o semplice carta aumenta la risonanza e la freschezza del suo messaggio e ci rende partecipi dell’entusiasmo della sua giovane età. Disagioia nutre il sogno di lavorare come illustratrice dei testi per bambini e ragazzi, nella scenografia e nel costume.

ANDREA MEDA

Sul palco allestito nel giardino si è poi esibito Andrea Meda, cantautore e musicista, che ha portato dei brani del suo repertorio. Si è esibito alla chitarra accompagnato per l’occasione da Leonardo Vaccari alle tastiere. Nel presentarsi il cantautore ci ha parlato del suo stile e metodo, dove molto lavoro riguarda cura dei testi e del messaggio ivi contenuto. Molta attenzione è riposta anche nella scelta di un linguaggio inserito nell’attuale periodo storico.

PALAZZO CHIERICATI – GIULIA ROSSI, COMPAGNIA I QUATTRO ELEMENTI

Una volta terminato il concerto la guida ci ha accompagnato attraverso Contrà Barche in Piazza Matteotti. Qui sui gradini di Palazzo Chiericati abbiamo assistito alla performance di Giulia Rossi della compagnia “I Quattro Elementi”.

L’artista di strada ha inscenato alcune fiabe dei fratelli Grimm avvalendosi del teatro degli oggetti. Gli oggetti di uso comune sono stati utilizzati come attori e scenografia sotto la direzione di Giulia Rossi. Una rappresentazione teatrale in miniatura dove l’artista è regista, narratrice, protagonista, antagonista, palco e sipario.

Giulia Rossi ha studiato scienze della formazione, quando per caso scopre il teatro. Approda alla Accademia Teatrale di Bialystok, in Polonia e successivamente porta il suo primo spettacolo in giro per l’Europa. Tornata n Italia fonda con un gruppo di amici “I Quattro elementi”.

CAMPO DA CALCIO DEI CARMINI – DANZA PARTECIPATIVA – CONCERTO JAYDAR

L’itinerario è proseguito verso la successiva tappa: l’oratorio della chiesa gotica dei Carmini.

Marigia Maggipinto ci ha portato sul prato del campo dell’oratorio e ci ha coinvolto in una danza partecipativa, una semplice coreografia estratta da “The Nelken Line” di Pina Bausch. La performer ci ha insegnato le semplice movenze di questa danza che vuole evocare il passaggio delle 4 stagioni. Marigia Maggipinto è un artista della danza dal curriculum prestigioso e attiva anche nel teatro. Ha insegnato ed organizzato workshop in Germania, Stati Uniti ed Italia, partecipando anche alla creazione dello spettacolo diretto da Pippo del Bono “Dopo la battaglia”, vincitore del premio UBU come miglior spettacolo teatrale italiano nel 2011.

Dal prato ci siamo spostati tra gli scivoli e le altalene della zona-gioco dell’oratorio. Qui ha suonato Jaydar, giovane cantante vicentino. A giugno di quest’anno ha esordito col suo primo disco anche se in passato ha lavorato come autore per cantanti del calibro di Benji e Fede ed Anna Tatangelo.

SCUOLA PRIMARIA G. GIUSTI

Ultima tappa prima di ritornare a Porto Burci è stata al chiostro situato nel giardino interno della Scuola Primaria G. Giusti. Al centro del giardino ha preso posto il duo de I Sordi mentre il porticato intorno ha ospitato la mostra di opere in digitale dell’artista Kelly Romanaldi, illustratrice e grafica freelance.

KELLY ROMANALDI

Kelly Romanaldi, conclusa la formazione artistica, comincia a sperimentare col digitale arrivando a lavorare come freelance per grandi editori come Il sole 24 ore ed il Wall Street Journal.Lo stile dell’artista si avvale di colori accessi e gioca sui contrasti dei colori e delle tematiche. Il mondo ritratto in queste immagini è un mondo tanto brillante quanto enigmatico. Una dimensione che trae ispirazione dalla pubblicità, ma carico di critica.

Una modella in posa nasconde dietro larghi occhiali da sole a specchio i suoi occhi non permettendoci di capire fino in fondo la sua espressione e le sue intenzioni. Una donna in abito da sera scruta la metropoli da una grande vetrata, ma le ombre proiettate dalla luce notturne frammentano lo spazio. In altre opere cibi ed oggetti vengono rivisitati in chiave ironica. Succede così che vediamo sciatori scendere da una montagna innevata che si rivela in realtà essere uno spumoso gelato adagiato nel suo cono. Questi dualismi e l’atmosfera sospesa ci hanno colpito, rievocando in noi il realismo di Edward Hopper.

I SORDI

Matteo e Riccardo Nicolin sono I Sordi, un duo attualmente con due dischi all’attivo che vuole coinvolgere coloro che li ascoltano al loro viaggio alla ricerca dei suoni. World Music, elettro funk, musica aborigena, chitarra, batteria e qualsiasi cosa possa produrre suono sono i mezzi che ci trasportano in questo viaggio fuori dai canoni classici della musica. Un esibizione che non è solo musica ma è anche performance dato che il duo inscena anche una sorta di storia muovendosi ed agitandosi esprimendo con forza il concetto di “pensiero fuori dalla scatola” e di tridimensionalità.

RITORNO A PORTO BURCI – MARK SERIGRAFIA  E GAETANO FRIGO

Siamo tornati quindi a Porto Burci, che con l’arrivo della sera si è illuminato ed abbiamo trovato il suo giardino gremito di persone e musica. Ci siamo spostati poi sulla terrazza per la presentazione della collaborazione tra Mark Serigrafia, Naike (Il Viaggio di Odette) ed Emiliano Sega

to a tema “Libertè, Egalitè, Fraternitè” e alla quale abbiamo contribuito come colorificio mettendo a disposizione materiali e strumenti. I tre artisti hanno voluto rendere omaggio a questi tre principi con tre opere nei loro relativi stili. Sulla terrazza era presente anche l’opera di Gaetano Frigo: Opuntia Night

FRATENITÉ – MARCO LAVEZZO

Marco Lavezzo, fondatore di Mark Serigrafia, nel presentare la mostra ha voluto raccontare il suo percorso e la sua passione per la Street Art, passione che l’ha portato in lungo e in largo per il mondo. Entrato in contatto con diversi artisti e circoli che riuniscono questa branca di artisti, si è espresso riguardo la scena Street Art ribadendo come Vicenza attualmente sia “non pervenuta” a livello nazionale e lanciando l’appello a quanti si esprimono con questa arte. Mark Serigrafia da anni si spende alla promozione della Street Art a livello locale col progetto “Street Art Hunters” e a livello internazionale col progetto “No Hate Family” che ha messo in contatto centinaia di artisti che hanno contribuito alla creazione della sua opera.

L’autore ha voluto concentrarsi sul concetto di fraternità col suo “Wall of Love”, un pannello decorato da stickers. Ogni grafica presenta la stessa cornice, ma all’interno ognuna è differente, ha la sua unicità. L’opera vuole essere un messaggio forte di solidarietà e di unione tra le persone. Un vero e proprio muro di amore frutto della ricerca e della connessione tra gli stili, che di fatto si rivela essere connessione tra le persone. L’autore ha voluto coinvolgere gli ospiti con una dimostrazione del processo di composizione dell’opera.

EGALITÉ – IL VIAGGIO DI ODETTE

Naike, in arte Nk e sui social conosciuta come Il Viaggio di Odette, ha portato la sua visione sul concetto di uguaglianza. Il suo pannello decorato a mano libera riporta l’immagine del suo personaggio, Odette, ripetuta più volte. Succede di trovarsi davanti a questa moltitudine disposta quasi come un onda. Quest’opera è un appello all’inclusione, questa folla sembra arrivare da un angolo di questo pannello e si riversa sul pannello, ma parte di questo è ancora libero, a disposizione.

LIBERTÉ – EMILIANO SEGATO

Emiliano Segato, pittore impressionista molto legato alla realizzazione en plein air, ci ha trasmesso la sua idea di libertà. Il suo pannello decorato in acrilico ci ha trasportato in Africa, ai piedi di un albero dove un gruppo di scimmie sembrano state interrotte dalle loro abitudine dal nostro arrivo. Sono lì come si fossero appena accorti della nostra presenza e con curiosità stanno a guardarci e ci porta a chiedere cosa passa per la loro testa.

A noi che guardiamo l’opera il concetto di libertà ci arriva con forza, la savana sconfinata dietro l’albero ci appare uno spazio immenso se confrontato con i ridotti spazi della nostra vita quotidiana e la spensieratezza di questi animali è spunto di riflessione riguardo il nostro stile di vita. Questo contrasto ulteriormente evidenziato dalla presenza stessa dell’autore rappresentato come una silhouette seduta su uno dei rami dell’albero intento a guardare il cellulare, un’operazione che lo distoglie dallo spettacolo della natura che lo circonda.

OPUNTIA NIGHT – GAETANO FRIGO

L’opera di bleaching su cotone vuole trasmettere rilassamento e questa opera in particolare si ispira alle piante ornamentali. L’autore è molto attento alle dimensioni, ricercando proporzioni auree donando così armonia alle sue opere. Gaetano Frigo è stato selezionato tra i dieci “artisti in evidenza” nell’ottava edizione del premio Cramum per l’arte contemporanea, un progetto che sostiene  le eccellenze artistiche in Italia e nel mondo, promuovendo mostre e piani editoriali volti a valorizzare giovani promesse.

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