Dedicarsi all’arte

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L’occhio fotografico di una passante

Realizzato da Giada Iannelli 

Al colorificio Zucchi le Belle Arti sono protagoniste indiscusse: che la vostra passione sia dipingere ad olio, con l’acrilico, l’acquerello o le matite, troverete il necessario per tutte le tecniche pittoriche.

A Vicenza, città del Palladio, gli scorci non mancano: dedicarsi all’arte in qualsiasi sua forma, è un invito silente, difficilmente eludibile; nel mio caso, fotografa scrittrice con un debole per l’estetica, è nelle passeggiate che mi perdo e mi ritrovo faccia a faccia con l’ispirazione.

Comporre, trovare l’angolazione, non respirare talvolta, per non tremare e, come un salto nel buio gettarsi nel vuoto sordo del “clic” della fotocamera “chissà se sarò riuscita a catturare quel che ha sedotto il mio occhio” controllo quasi subito, mi lascio qualche momento di suspance, ripeto l’azione, cambio posizione e via così a volte per ore e poi scriverne. Questa la mia idea di piacere, nell’arte.

Naturalmente dedicarsi ad una passione è un lusso, in termini economici, ma soprattutto di tempo; oggigiorno le tecnologie subentrano per sopperire alla pazienza che talvolta ci manca, ma con la giusta sensibilità, si possono incontrare persone simili ai nostri gusti, come Antonio, proprietario devoto della bottega in Contrà San Bortolo 69, fedelmente sostenuto da Alice, sua compagna di sempre, pronti a rispondere alle vocazioni artistiche dei clienti, siano esse anche relative al semplice nome di un colore.

Definire i miei paesaggi d’anima, le frutta di uno slancio emotivo o una spinta in altalena, credo sia poco importante; ciò che conta è la costanza nella ricerca, la perseveranza nello scandagliare l’umano, attraverso il bello che è incontestabilmente a nostra portata.

 
 
 
 
 

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